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RASSEGNA STAMPA

LUCIANO BERIO, PIANO WORKS



cover Che gli autori dell'avanguardia post-bellica abbiano nutrito avversione per il pianoforte, a causa della sua ingombrante eredità storica, è uno di quei luoghi comuni di cui sarà bene fare piazza pulita. Di pezzi pianistici, infatti, il loro catalogo non è mai privo. E tantomeno lo è il catalogo di Berio, che ai presunti dogmi di quella stagione non ha mai obbedito. Ecco allora il giovane, bravo interprete, Andrea Bacchetti, riproporne i cinque titoli per pianoforte solo: sono pezzi che coprono 50 anni di attività del compositore ligure (dai Quaranta ai Novanta) dove una spicccata fantasia inventiva è sostenuta dalle rifrazioni del disegno armonico/timbrico. Bacchetti, tra l'altro, ne ha maturato l'interpretazione lavorando a stretto contatto con il maestro. ...

Luciano Berio, la fantasia in cinque brani - Andrea Bacchetti ripropone le composizioni del pianista

Corriere della Sera, 9 giugno 2004 - E. Gir.

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... questo recentissimo disco della Decca, forse tra i primi presenta un'ampia selezione di musiche per pianoforte solo di Luciano Berio. Musica "difficile"? Per nulla. E questa è la prima sorpresa. Le altre vengono aprendo il libretto. E non solo per il nome dell'interprete, quell'Andrea Bacchetti che sta sempre più maturando e diventando un punto di riferimento del pianismo italiano. Le complete e leggibilissime note di accompagnamento sono di Carmelo Di Gennaro, musicologo di vaglia, profondo conoscitore oltre che amico dello scomparso Berio. Altra "chicca", il marketing manager del cd è il grande Giovanni Mazzucchelli, presidente della Società del Quartetto e della Accademia Rossini di Busto Arsizio.
Non basta, altri nomi ben conosciuti a chi si nutre di Musica compaiono sulle pagine: quello di Mirko Gratton, executive producer, e quello dell'ingegner Giulio Cesare Ricci che, con l'assistenza di Paola Maria, ha messo a disposizione la raffinata arte della sua Fonè per registrare il recital all'Accademia di Imola, per concessione del Maestro Franco Scala.
Bellissimo, davvero tutto bellissimo. Il pianoforte di Andrea Bacchetti non suona come tanti altri davanti alle casse ma suona dentro e dietro, permettendo così alle raffinate note di Berio una vita universale e un colore unico. Si diceva, questa musica non è per nulla pesante: merito dell'interprete e del fatto che è stata incisa con la supervisione dell'Autore. ... grazie a Bacchetti, si scopre il meraviglioso mondo di Luciano. Grazie, davvero grazie a tutti.

Il CD rivelazione

La Prealpina, 11 giugno 2004 - Giancarlo Angeleri

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... Un disco significativo, certificato dalla stima che Berio portava per Andrea Bacchetti, di cui aveva intuito la singolare quanto precoce intelligenza musicale, dopo averlo ascoltato dodicenne a Salisburgo, nel 1989, quindi invitato ad affrontare le sue composizioni pianistiche. Un viatico prestigioso quanto impegnativo ...

Il Classico in discoteca - L'estroso pianoforte di Berio

Gazzetta di Parma, 14 giugno 2004 - g.p.m.

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Bacchetti era un bambino minuscolo, non arrivava coi piedi ai pedali del pianoforte, e stupiva il pubblico suonando con tecnica salda, sicurezza cocciuta. Un piccolo Mozart, si diceva uscendo commossi dalla Sala Verdi del Conservatorio a Milano. Gli anni son passati. Bacchetti non si è perso, come capita a tanti bambini prodigio. E' rimasto di tecnica agilissima, asciutta, forte di una lucida razionalità. Con intelligenza ha orientato il suo repertorio. Eccolo in un doveroso e bellissimo Omaggio a Berio, con le partiture disposte in ordine cronologico (Petite Suite pour Piano, Cinque Variazioni, Sequenza, Rounds, Six Encores pour Piano), in un cd che conferma l'originalità fantasiosa della scrittura del Maestro e la vitalità del pianoforte, lo strumento ancora con maggiore letteratura, ininterrotta dall'Ottocento a oggi. Bacchetti è rigorosissimo nell'esecuzione. Ha la severità dei giovani. Cita nel libretto le indicazioni di Berio per un'interpretazione non romantica, fredda e impassibile. Sornione, Berio. La sua più grande interprete è stata Cathy Berberian: la ascolti, Andrea. Dietro ogni nota ha un sorriso.

I DISCHI DEL SOLE - Luciano Berio, Musiche per pianoforte

Il Sole 24 Ore, 20 giugno 2004 - Carla Moreni

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Andrea Bacchetti oggi ha 27 anni ma per i genovesi appassionati di musica classica è difficile separarne il volto e il nome dal ricordo di quel pianista appena tredicenne che, nel 1991, strabiliò il pubblico della Gog in un concerto mozartiano offerto dal Carlo Felice Ensemble. Molto tempo da allora è passato, Bacchetti è cresciuto non solo in età. E' cresciuto come interprete e oggi torna alla ribalta dando alle stampe un Cd difficile e bellissimo: "Luciano Berio: musiche per pianoforte" edito dalla Decca. Un album prezioso, nato dalla lunga e affettuosa frequentazione che Bacchetti ha avuto con il compositore imperiese scomparso nel maggio dello scorso anno e costruito, nota su nota, seguendo il suo incoraggiamento e le sue indicazioni. Un omaggio all'invenzione che parte dalla "Petite Suite pour piano" del 1947, prosegue con le "Cinque variazioni" (1953), con la "Sequenza IV" (1965), con "Rounds" (1967), e si conclude con "Six Encores pour piano", cammei d'invenzione che coprono un arco di tempo che va dal 1966 al 1990.
Bacchetti, come nasce questo disco?
«Dall'interesse per il compositore ma anche, e forse soprattutto, da una questione affettiva. Ho conosciuto Berio nel 1989 a Salisburgo, io avevo 11 anni e lui era il compositore ospite di quell'anno; mi ha ascoltato suonare e ha voluto conoscermi. Per me quell'incontro ha rappresentato una svolta. Berio ha indirizzato i miei studi assumendo un ruolo fondamentale nella mia formazione di interprete.»
In che modo?
«Spingendomi ad occuparmi di autori che in sè racchiudono quello che lui definiva "il germe della rivoluzione musicale". Autori che Berio amava molto come Boulez, Bach, Mozart, Debussy, Ravel, Strawinsky, Webern ...»

Omaggio a Luciano Berio
Intervista al pianista genovese in occasione dell'uscita del CD dedicato al grande maestro

Il Secolo XIX, 22 giugno 2004 - Andrea Casazza

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Questo CD di musiche di Berio per pianoforte (campeggiano al centro Rounds, le cinque Variazioni e la Sequenza IV, fra la Petite Suite e i sei Encores) può essere un modo efficace e diretto per aprire le porte della musica contemporanea più radicale anche al pubblico dei non adepti: intanto perché l'interprete, il giovanissimo Andrea Bacchetti nato a Genova nel 1977, è fuori da ogni manierismo avanguardistico e, pur essendo discepolo di Berio da quando aveva 12 anni, arriva a questa musica con una sensibilità diversa e tutta sua, impossessandosi di uno stile e di una tecnica nuova di slancio e con sorprendente esattezza; e poi perché la scelta (fra le cose importanti manca solo la Sonata per pianoforte del 2001) è ordinata con gusto scaltro di progressioni e accostamenti.
Il mio consiglio è di cominciare l'ascolto dagli "Encores", piccola raccolta di "bis", fulminei pezzi in cui i lampi e i luccichii dell'invenzione pianistica di Berio si concentrano in pochi minuti di presa immediata per i sapienti, misuratissimi agganci alla tradizione ... Poi conviene passare alla "Petite Suite pour piano" di un Berio ventenne (1947) innamorato di Ravel, è chiaro, e già in possesso di quell'artigianato sopraffino che sarà uno dei suoi terreni di cultura preferiti; così, dopo che si è imparato a conoscerlo bene, si possono affrontare le pagine più ardue, anni ‘50 e ‘60, in particolare la Sequenza IV: subito, sembra che al più eloquente degli strumenti, il pianoforte, sia messo il bavaglio, tanto i gruppi o grappoli di suoni (non accordi) suonano trattenuti, impliciti ...
Per Berio un importante omaggio ad un anno dalla scomparsa, per Bacchetti una prova di sicurissima maturità.

Note classiche - Quando Berio era innamorato di Ravel

La Stampa, 26 giugno 2004 - Giorgio Pestelli

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L'Universal italiana riunì tre anni fa Luciano Berio e un solista di talento, Andrea Bacchetti, per registrare l'opera pianistica del compositore.
La felice intuizione è divenuta la circostanza, con la morte di quest'ultimo, di una sorta di Baedeker all'evoluzione stilistica dell'autore, dal neoclassicismo alla Nino Rota della "Petite Suite" alla scrittura seriale delle "Cinque Variazioni", agli ostinati virtuosismi di "Luftklavier" dei "Six Encores".

Cd classica - Il piano di Berio

L'Espresso, n.26 1 luglio 2004 - Riccardo Lenzi

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... in ogni tempo, ma in particolare nella musica del Novecento e contemporanea, il repertorio deve una quota, variabile ma non minima, all'interazione tra la creatività del compositore e la disponibilità dell'interprete ...
Anche Luciano Berio ha coltivato a lungo questo rapporto, culminato nel ciclo delle quattordici Sequenze: lo stimolo di un musicista esigentissimo come lui, disposto a giungere fino ai limiti del maltrattamento verso i suoi interpreti, pur di ottenere sempre il meglio ... Forse è meno nota, ma non per questo meno importante e persino toccante, se riferita ad un uomo che passava per ispido e difficile, una proiezione per dir così "didattica", un versante istruttivo condotto da par suo, di cui ha certamente beneficiato un giovane pianista genovese, Andrea Bacchetti. Viene ora pubblicato un cd con le musiche per pianoforte di Berio nelle esecuzioni di Bacchetti - registrazioni che, già circolate in forma semiprivata, giungono così in un'accurata veste tecnica alla consacrazione definitiva dell'etichetta Decca (fatto rarissimo per un artista italiano). ... Musica scritta con il raziocinio e la lungimiranza del grande costruttore, lascia spazio a chi la suona proiettato verso l'utopia, confermando che tutti i repertori - e questo più di altri - hanno bisogno di interpreti prima che di esecutori. Andrea Bacchetti ci trova una sua strada, certo diversa rispetto a quella praticata dagli alfieri tradizionali del contemporaneo, ma sua, credibile, individuale, poetica, che piace simboleggiare nel lieve puntillismo di Brin, il primo dei Six Encores.

Dischi & Media - Berio and Bacchetti
In un cd le composizioni per pianoforte che il pianista studiò con il compositore

Il giornale della Musica, n.78 luglio 2004 - Giorgio Pugliaro

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Dopo la commozione e i rimpianti, ecco il tempo glorioso della riflessione artistica. L'occasione rappresentata da questo percorso pianistico, tracciato da Bacchetti con un affetto e una perizia rara, va nella direzione giusta. C'è un repertorio di incandescente varietà musicale - al centro del quale è facile collocare i due straordinari lavori degli anni Sessanta, Sequenza IV e Rounds, resi baluginanti di colori e impazienza espressiva dall'esecuzione - che ricompendia stagioni creativamente sfarzose, fa capire di quanta consapevolezza fosse ricca la scrittura d'autore e quanta ricchezza possa restituire all'ascolto un interprete profondo e appassionato (oltre che tecnicamente agguerritissimo e facile).
Più enigmatica e sofisticata, se vogliamo, è la serie degli ultimi sei pezzi: un po' perchè coprono annate lontane per nascita ma omogenee per sensibilità pianistica, un po' perchè il riverbero di intelligenza, di fantasia coloristica e di ricchezza musicale del primo, Brin che è del 1990, basterebbe da solo per collocare Berio tra i grandi compositori del pianoforte del secolo e per assicurare all'interpretazione di Bacchetti (assecondata da una presa di suono di particolare grana timbrico-acustica) un'attenzione speciale.

Recensioni CD - Quella Sequenza incandescente

Decca (distr. Universal) - reg. 2000-2001 - durata 44' stars

Suonare, luglio/agosto 2004 - Angelo Foletto

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Queste registrazioni offrono esiti molto soddisfacenti, risultato anche dell'assidua frequentazione del giovane interprete col compositore e di quel suo vaglio critico, tutt'altro che condiscendente, come ben sa chi l'ha conosciuto. Si può cogliere infatti tutta la giustezza della messa a fuoco della particolare visione pianistica di Berio quale si snoda lungo un arco che, dopo la giovanile arguta "Petite Suite", stupefatta nel suo nitore neoclassico, sembra disegnare il diagramma di un che di giocoso e avventuroso insieme. E Bacchetti si rivela sensibilissimo nel seguire e nel tradurre in suono queste sempre acute sperimentazioni, nelle "Cinque Variazioni", nella quarta "Sequenza", in quell'estroso scioglilingua che è "Rounds", senza dire dello spirito con cui realizza quei fugaci "Encores", pagine sottilmente intriganti, nella mobilità dello spettro che esse vanno componendo e che Bacchetti definisce singolarmente con infallibile fulmineità ...

Recensioni CD - Berio, Musiche per Pianoforte

Decca 476194 (Universal), durata 44' stars

Classic Voice, agosto 2004 - Gian Paolo Minardi

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Andrea Bacchetti ripercorre quasi cinquant'anni di musica contemporanea italiana, ricostruiti attraverso la straordinaria parabola creativa di Luciano Berio, il compositore ligure scomparso nel maggio dell'anno scorso. "L'incontro con Berio ha influenzato in maniera straordinaria la mia vita musicale" dice Bacchetti. ... L'omaggio artistico che il giovane pianista rivolge al maestro trae vantaggio dallo studio, approfondito e privilegiato, svolto da Bacchetti a stretto contatto con l'autore, investigando ogni sfumatura espressiva e, soprattutto, cercando di immedesimarsi nell'impronta innovativa che ha caratterizzato l'opera di Berio.

Ascoltare - Tributo all'innovatore: l'omaggio di un pianista al suo maestro

MF Milano Finanza - Gentleman, n. 42 agosto 2004 - Andrea Milanesi

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Com'è nato il disco?
«Su suggerimento di Berio ho iniziato a studiare le sue musiche già nel 1990 ... Ho iniziato a registre nel 1998. Berio mi disse: "Tu fallo, poi portamelo". Preparai il master, poi mi recai a Firenze nel suo studio per farglielo ascoltare. Mi disse che non andava bene, avevo suonato i pezzi come li sentivo io ... Allora mi spiegò per filo e per segno come andavano suonati. Nel 2000 ho rifatto il disco, che poi la Decca ha pubblicato.» ...
La musica contemporanea fa fatica a far sentire la propria voce. Perchè il pubblico non la ama?
«Berio diceva che la musica contemporanea è un'arte d'élite, non è per la massa, non è un tenore che canta romanze in uno stadio. ... Il problema è il linguaggio. Non la si può ascoltare con i parametri della musica classica tradizionale. Conta l'effetto che dà. E se è scritta da geni come Berio, Boulez o Sciarrino assicura grandi emozioni.»

Incontro con Andrea Bacchetti - Omaggio a Berio

Suonare News, settembre 2004 - Filippo Michelangeli

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Il giovane Andrea Bacchetti ha sempre goduto della stima di Luciano Berio, come interprete tout court prima, poi come interprete di pagine sue ... Bacchetti crede in questa musica, ed è bene che ci creda, perchè altrimenti non potrebbe suonarla; soprattutto non potrebbe suonarla così, con questa perfezione di lettura e questa coerenza discorsiva. Non so se si può fare di meglio. Il disco è accompagnato da affettuose e riconoscenti note dello stesso interprete, e da un'agiografia di Carmelo Di Gennaro ... logo

Le Recensioni CD
BERIO. Petite Suite, Cinque Variazioni, Sequenza IV, Rounds, Six Encores

scelta dell'Editore CD CLASSICS - Artistico: 9 Tecnico: 9

Compact Disc Classics, settembre 2004 - Riccardo Risaliti

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... Andrea Bacchetti è stato molto legato a Luciano Berio, ligure come lui. Berio, che aveva intuito l'intelligenza musicale di questo pianista giovane, minuto, nervoso, lo aveva invitato ad affrontare le sue composizioni, a studiarle sotto la sua guida, a impadronirsi di un repertorio con il quale ha ottenuto il premio speciale Fondazione Gulbenkian al concorso Micheli nel 2001. ... Bacchetti offre un'interpretazione rigorosissima (memore della raccomandazione di Berio: "Cerca sempre di suonare tutto come è scritto, anche se i metronomi ti paiono impossibili; poi, l'importante è quello che ne uscirà"), anti-romantica ma vivida, capace di cogliere sempre la spiccata fantasia inventiva, le infinite rifrazioni dei disegni armonici e timbrici. Bacchetti mostra una perfetta sintonia con il linguaggio di Berio ... logo

Le Recensioni di Musica
BERIO. Petite Suite, Cinque Variazioni, Sequenza IV, Rounds, Six Encores

DECCA 476194 - DDD 43:33 stars

Musica, n. 160, ottobre 2004 - Gianluigi Mattietti

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CD Decca di recentissima uscita, sancisce la storia di un amore a prima vista. Nel 1989, a dodici anni, Andrea Bacchetti tiene un recital a Salisburgo. E' presente Luciano Berio, che ne diviene il "maitre a penser". I brani incisi, quarant'anni di pensiero strumentale, sono studiati sotto la guida dell'autore. Del quale sono omaggio, testimonianza, memoria.

ELLE AGENDA MUSICA, Classica - Luciano Berio, Musiche per pianoforte, DECCA

ELLE, novembre 2004 - (E.A.)

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... L'incisione testimonia la profonda intesa fra l'autore e uno dei suoi interpreti elettivi. Lo sfarzo coloristico della Petite Suite, l'impeto trascinante di Sequenza e Rounds, il sofisticato virtuosismo dei sei pezzi finali basterebbero per collocare Berio tra i grandi compositori per pianoforte del nostro tempo.
E per confermare che la sensibilità e la perizia di Andrea Bacchetti lo pongono in primissimo piano fra gli esecutori di musica d'oggi.

I dischi del mese scelti da © - Bacchetti interpreta Berio

© Classica - novembre 2004 - redazione

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Registrato tra l'agosto del 2000 e l'agosto del 2001 a Imola, questo CD è un omaggio alla bravura del Maestro Luciano Berio ed è completamente edicato alle sue composizioni per pianoforte. ... Un plauso alla straordinaria bravura di Andrea Bacchetti ...

Musica Classica - Luciano Berio MUSICHE PER PIANOFORTE

Qualità musicale 8,5/10 - Tecnica 8/10

Suono, novembre 2004 - Rocco Mancinelli

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È noto il rapporto privilegiato che Andrea Bacchetti ebbe modo di intrattenere con Berio. Con questo cd Bacchetti rende omaggio al compositore e al maestro che ebbe così tanta parte nella sua crescita proponendone una scelta di musiche per pianoforte. ...
Nelle note di copertina Bacchetti ricorda quanto Berio gli abbia insegnato riguardo allo stile esecutivo della cosiddetta musica contemporanea e questa incisione esprime, anche a un primo ascolto, tutta l'attenzione e la profondità del lavoro interpretativo ... con dedizione che si direbbe totale Bacchetti mira a rispecchiare il virtuosismo della scrittura compositiva di Berio in un limpido virtuosismo esecutivo.

Le scelte COMPACT, a cura di Massimo Rolando Zegna - BERIO. Musiche per pianoforte

Decca / 476194-4 / Distr.: Universal Music Italia / 2000, 2001 / DDD
libretto: buono / italiano - Artistico: stars Tecnico: stars

Amadeus, dicembre 2004 - c.f.

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Andrea Bacchetti incontrò Luciano Berio a Salisburgo, nel 1989, ... e fu l'inizio di una frequentazione assidua e importante; si può dire che Bacchetti "imparò" direttamente dal compositore quella musica ... che ora affida a un bel disco Decca, omaggio a Berio due anni dopo la sua scomparsa. ... C'è tutto Berio, la sua "golosità fonica", il convivere di tradizione e sperimentalismo ... Bacchetti tiene fede con grande bravura ai dettami del maestro: "distacco, emozioni cercate e trovate nell'immobilità", ed anche "un tocco ironico e aggressivo".
Lettura di riferimento

Classica - Bacchetti, il piccolo genio ripassa la lezione di Berio

Il Giornale, 27 maggio 2005 - Alberto Cantù

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Ottava edizione del "Premio del Disco Amadeus", iniziativa che mira a segnalare le più interessanti registrazioni discografiche scegliendo tra quelle censite nei dodici numeri della rivista pubblicati nell'anno precedente. La redazione ha selezionato i cinque finalisti per ognuna delle cinque categorie: Antica, Sinfonica e corale, Cameristica, Lirica e Contemporanea. ...
Una giuria composta da Duilio Courir (Direttore artistico e culturale), Gaetano Santangelo (Direttore editoriale), Massimo Rolando Zegna (Curatore della rubrica di recensioni discografiche) e da tre collaboratori specializzati nel settore, Cesare Fertonani, Nicoletta Sguben e Rubens Tedeschi ... designerà il vincitore per ogni categoria ...

Premio del disco Amadeus 2005, I finalisti - BERIO. Musiche per pianoforte

Finalista nella sezione "Contemporanea"

Amadeus, giugno 2005 - redazione

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... Il valore aggiunto della registrazione è dato dall'esecuzione del ventottenne pianista Andrea Bacchetti, che a buon diritto può essere considerato un fedele e autorevole interprete delle pagine di Berio ... in più occasioni il Maestro stesso ebbe a esprimere il suo compiacimento per come Andrea Bacchetti eseguiva le sue musiche, e cioè con "uno stile - lo spiega il pianista genovese - privo di fraseggio, nessuna libertà, immobilità, ossia freddezza e impassibilità di fronte alla linea musicale, che diventa moderna in quanto priva di espressione". ...
Bravissimo l'interprete alla tastiera, Andrea Bacchetti che, eletto giovanissimo da Berio a proprio cantore ... ne ha assimilato la voce, e la ripropone con grande maestria e assoluta fedeltà.

Recensione - Magia discografica per Luciano Berio

La Cronaca di Mantova, 9 settembre 2005 - Roberto Chittolina

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... il CD DECCA dedicato alle Musiche per Pianoforte di Luciano Berio nell'esecuzione del giovane, ma già grande, pianista italiano Andrea Bacchetti ... con la morte del Maestro alcuni pezzi sono diventate classici e Bacchetti è l'unico di una certa generazione che ha potuto incontrarLo e suonarli con Lui. ... Suona davvero come un "vecchio", con grande misura e sicurezza, attento e riflessivo sempre ... suona magnificamente, con bel suono e con una musicalità sempre controllata dall'intelligenza. ...

Personaggi - La musica onnivora di Luciano Berio

MUSICA E SCUOLA, Anno XIX n. 19, 15 novembre 2005 - Laura Ruzza

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... Il giovane Bacchetti ha un tocco chiaro, un fraseggiare portato al ricamo, un senso della dinamica preciso: il suo è un pianismo giocato sulla razionalità, l'indagine sulle infinite possibilità del singolo suono, ove la sensibilità è dominata dal controllo lucidissimo del colore e della sfumatura. Bacchetti è un architetto del suono ed il suo Berio ci sta a pennello.
Un disco da non perdere.

Musica Classica - Andrea Bacchetti "Piano Works" di Luciano Berio, Decca

Cittànuova, n. 23, 10 dicembre 2005 - Mario Dal Bello

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Es por todos sabido que Luciano Berio mimaba especialmente sus obras para piano ... esta relación con el piano llevó también a Berio a relacionarse habitualmente con pianistas - tanto jóvenes como consagrados. ... Algo así ocurrió a menudo con Andrea Bacchetti, a quien conoció cuando éste aún tenia doce años. La musica de este disco esta supervisada por el proprio maestro y es "el testamento humano y artístico del hombre y del músico". ... No tiene desperdicio el disco. Es un muestra controlada por Berio de lo que significaba el piano para él, y una versión magistralmente interpretada de algunos de los fragmentos pianísticos más interesantes del siglo XX: La relación ya antes comentada entre los protagonista del compacto, ademas, lo convierten en un modelo de interpretación a imitar.

Novedades Discograficas - Testamento vital: Luciano Berio, Andrea Bacchetti, piano

Decca 476 194 DDD, 43'33 minutos

mundoclasico.com, texto publicado el 22.10.2007 - Roberto Díaz

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... un disco con varia peculiaridades. La primera y más evidente es la selección, muy acertadamente presentada, cronológicamente, ya que de esta maniera es posible la observancia del lenguaje del compositor en todas sus etapas. ... La segunda peculiaridad es la voz del intérprete, Andrea Bacchetti, quien conoció a Berio y no solamente eso, si no que trabajó con él y tuvo el privilegio de que el mismo compositor fuera su consejero durante la grabación del CD (2000-2001). Claro, la exclusividad parece servida. El pianista funde sus intereses interpretativos con los del autor y obtiene un resultado que para muchos puede ser el definitivo: las versiones que el proprio Berio hubiera querido plasmar si hubiera tenido el nivel instrumental requerido.
De esta maniera la audición parece aún más recomendable. Pero por si esto fuera poco, apuntar que Bacchetti, sabedor en todo momento de lo que tiene entre manos, plasma con veracidad y pulcritud todos los minuciosos detalles propuestos en la música de su compatriota. El pianista se involucra con convicción, y recrea los efectos requeridos ... Bacchetti ejecuta vorazmente y con precisión: el intérprete "vive" las inquietudes del compositor y eso se percibe en las versiones. ...

Reseñas - Berio: Petite Suite, Cinque Variazioni, Sequenza IV, Rounds, 6 Encores

CD Compact - n. 221 Julio/Auguste 2008 - Emili Blasco

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... un disco con varia peculiaridades. La primera y más evidente es la selección, muy acertadamente presentada, cronológicamente, ya que de esta maniera es posible la observancia del lenguaje del compositor en todas sus etapas. ... La segunda peculiaridad es la voz del intérprete, Andrea Bacchetti, quien conoció a Berio y no solamente eso, si no que trabajó con él y tuvo el privilegio de que el mismo compositor fuera su consejero durante la grabación del CD (2000-2001). Claro, la exclusividad parece servida. El pianista funde sus intereses interpretativos con los del autor y obtiene un resultado que para muchos puede ser el definitivo: las versiones que el proprio Berio hubiera querido plasmar si hubiera tenido el nivel instrumental requerido.
De esta maniera la audición parece aún más recomendable. Pero por si esto fuera poco, apuntar que Bacchetti, sabedor en todo momento de lo que tiene entre manos, plasma con veracidad y pulcritud todos los minuciosos detalles propuestos en la música de su compatriota. El pianista se involucra con convicción, y recrea los efectos requeridos ... Bacchetti ejecuta vorazmente y con precisión: el intérprete "vive" las inquietudes del compositor y eso se percibe en las versiones. ...

Discos criticas de la A a la Z - Berio pianístico: "Andrea Bacchetti y Berio; muy buena química"

Andrea Bacchetti, piano - Decca 476 194 43'33 DDD starsA

Ritmo - diciembre 2008 - D.C.S.

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There is an eerie similarity between tris recording of Berio piano music by Andrea Bacchetti ant the one by Andrea Lucchesini I reviewed here last January and have included in this year's Critics' Pick. Berio's piano legacy is in good hands. Once again, we have a brilliant Berio protege who has a delicate touch, a keen sense of Berio's remarkable spatial effects, a generous splash of poetry even in the most dissonant pieces, and a warm recording so illuminate all these qualities. ...

Reviews: Berio, Piano Pieces

American Record Guide - January/February 2009 - Sullivan

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... This kind of music suits Bacchetti's lightening technique very well, and serves to introduce his reliable sense of taste and touch in the way he portrays each musical picture with ideal weight or wit.... Andrea Bacchetti's playing is full of sparkle and lively, poetic energy. What I like about his playing throughout this disc is the feeling of a synergy with the music, to the extent that the musical language sounds like a familiar narrative or discourse. It's like when you hear Shakespeare played by actors for whom the bard's verse is as natural as the flow of blood through the veins. When presented with such symbiotic ease the difficulties of the language fall away, leaving the listener able to concentrate on and revel in the unfolding drama. ...

Reviews: Luciano Berio

www.musicwebinternational.com - May 2009 - Dominy Clements

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There is a revealing comment in Andrea Bacchetti's memoir of Luciano Berio, included in this CD's booklet, where the then-teenaged pianist-he met and began an informal study with the composer at the age of 12-gave a performance of the six brief "encores" and was told by Berio that his playing was "too romantic, not aggressive enough." This criticism gave Bacchetti a direction he followed throughout his continued preparation of these works, and which characterizes his approach on this disc (which was recorded between 2000 and 2001) - a vigorous, nearly athletic attack that emphasizes the music's angularity, abrupt shifts, and dramatic contrasts rather than its innate lyricism. ...

BERIO Petite Suite. 5 Variazione. Sequenza IV. Rounds. Brin. Leaf. Wasserklavier. Erdenklavier. Luftklavier. Feuerklavier

www.fanfarearchive.com - Sept/Oct 2010 - Art Lange

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Andrea Bacchetti's written introduction spells out his close association with the composer of these pieces. There is much to admire here, certainly, but Bacchetti does not quite come out on top of the pile. The Petite Suite was written in 1947, when Berio was still at the Milan Conservatory. The influences here are primarily those of Ravel and Prokofiev, as Carmelo di Gennaro so rightly points out in his booklet notes. As a sequence of miniatures (Prelude; Petite Air I; Gavotte; Musette; Petite Air II; Gigue), they are a constant source of delight, especially in such a light-fingered performance as Bacchetti's. The "Petite Air I" certainly breathes the rarified, fragile air of Impressionism through and through. Bacchetti seems completely at home here. Dating from six years later, the Cinque Variazioni are serially composed. Yet Berio's essentially lyrical nature shines through. The piece begins in a whisper yet soon moves toward Webernian disjunctions that go hand-in-hand with a Boulezian complexity. What becomes increasingly obvious as one listens is that Bacchetti is as equally at home in the liquid, beautiful, calmo sections as he is in the harder-hitting, more aggressive louder passages. It is precisely this combination that makes him so amenable to Berio's music. ...

BERIO Petite Suite. 5 Variazione. Sequenza IV. Rounds. Brin. Leaf. Wasserklavier. Erdenklavier. Luftklavier. Feuerklavier

www.fanfarearchive.com - Sept/Oct 2010 - Colin Clarke

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