PROGRAMMA:
Quando si parla di Johann Sebastian Bach, il termine ”toccata” evoca immediatamente la più celebre delle sue composizioni, l’icona stessa della sua musica, la Toccata e Fuga in Re minore per organo BWV 565, una di quelle composizioni di cui anche chi non si è mai occupato in vita sua di musica ”classica” ha ascoltato almeno una volta il memorabile incipit. La Toccata e Fuga in Re minore è solo la più famosa delle molte opere che portano questo titolo disseminate nell’imponente catalogo bachiano. Accanto alle toccate per organo, il catalogo che Wolfgang Schmieder pubblicò per la prima volta nel 1950, e dal quale è derivata la famosa sigla BWV che accompagna tradizionalmente ogni opera del Kantor, annovera altre sette toccate per strumento a tastiera (clavicembalo o clavicordo), siglate BWV 910-916. Si tratta, a giudizio pressoché unanime della musicologia bachiana, di opere relativamente giovanili, che Bach scrisse presumibilmente all’epoca del soggiorno a Weimar (1708-1717) e forse anche in anni precedenti, e che in seguito non riunì mai, a differenza di altre sue, in una raccolta organica.
Di nessuna di queste opere ci è pervenuto il manoscritto autografo; le fonti principali sono però raccolte manoscritte coeve sicuramente attendibili, sicché nessun dubbio sembra sussistere sull’autenticità delle composizioni, il cui carattere genuinamente bachiano risulta peraltro ben evidente fin dal primo ascolto. Come scrive Alberto Basso nel suo Frau Musika (vol. 1, pag. 504), ”l’abbondanza delle fonti è chiaro sintomo della diffusione che tali opere ebbero fra gli allievi e seguaci di Bach, anche per la qualità di prototipi della forma-concerto che tali toccate presentano, con la loro struttura pluriarticolata, commista di stili diversi, impostata su ritmi e soluzioni contrastanti e su opposizioni dinamiche marcate.In effetti, il principio dominante è quello del concerto, dialogante fra soli e tutti, ma con ampi squarci di libera invenzione nello stile del passeggiato” toccatistico o di rigorosa osservanza nello stile de la fuga”.
Le Toccate BWV 910-917, tuttavia, non godono di particolare popolarità né tra i clavicembalisti né tra i pianisti, e non possono neppure lontanamente rivaleggiare, per numero di incisioni, con le Invenzioni a due voci, le Sinfonie, le Suites Inglesi e Francesi.
In genere non molto amate dai solisti (faceva eccezione, come al solito, il grande e anticonformista Glenn Gould, che le incise anche su disco), esse compaiono piuttosto raramente nei programmi dei concerti.
Può dunque essere molto proficuo ascoltarle qui tutte di seguito, non foss’altro per verificare la ricchezza delle soluzioni estetiche e formali proposte dal giovane Bach negli anni in cui più evidente era anche in lui la volontà di mostrare le proprie capacità di virtuoso. La parola italiana ”toccata”, e il prodotto musicale che essa stava ad indicare, aveva già, all’epoca di Bach, una lunga storia di più di un secolo alle spalle, ed era stata illustrata dalle opere di compositori tra i più celebri del diciassettesimo e diciottesimo secolo, come Claudio Merulo, Girolamo Frescobaldi, e Bernardo Pasquini. In ambito bachiano la toccata organistica, di carattere spesso vituosistico e introduttivo, è in genere seguita da una fuga; ma nelle Toccate BWV 910-916, come vedremo, le soluzioni formali e stilistiche ono molteplici.
Il ”principio del concerto” cui accenna Alberto Basso nel brano che abbiamo sopra riportato è particolarmente evidente nella Toccata in Sol maggiore BWV 916 posta al principio del nostro CD: articolata in tre tempi, la composizione si apre con un movimento in tempo veloce (la toccata propriamente detta) in cui evidentissimo è il principio dell’alternanza tra i tutti e i soli, mentre il tempo lento centrale è un delicato Adagio in Mi minore in stile italiano. La fuga compare come terzo ed ultimo movimento (Allegro e Presto) e contiene passaggi virtuosistici e scale discendenti che rimandano al movimento d’apertura. Le rimanenti composizioni sono tutte in quattro o più sezioni. La Toccata in Mi minore BWV 914 si apre con un breve preludio seguito da una doppia fuga a quattro voci (Un poco Allegro) di grande bellezza; un nuovo movimento lento (Adagio), di carattere più estroso e improvvisatorio, introduce una seconda fuga (Allegro), questa volta a tre voci. La forma costituita da due preludi seguiti da due fughe è rispettata anche nelle Toccate in Re minore BWV 913 (di cui viene proposta qui la prima delle due versioni pervenuteci) e in Sol minore BWV 915. Della brillante Toccata in Re maggiore BWV 912 - insieme con la BWV 914, probabilmente la più celebre dell’intera raccolta - è stata invece incisa la seconda e più ampia versione realizzata da Bach, che presenta una struttura formale assai complessa. La composizione si apre infatti con una sorta di fantasia tripartita [tracks 16-18], cui fa seguito la prima delle due fughe, in Fa diesis minore. Dopo un breve intermezzo (Con discrezione) giunge infine la fuga conclusiva, una sorta di giga di grande effetto. Nella Toccata in Fa diesis minore BWV 910, articolata in cinque distinte sezioni, compaiono due fughe, la prima a tre voci, la seconda a quattro. La Toccata in Do minore BWV 911, infine, presenta un’ampia fuga a tre voci di 175 battute. Come ha scritto Alberto Basso, ”la composizione prende l’avvio con un episodio preludiante in maniera libera [track 27], cui segue un adagio di stile arcaico [track 28] che nella parte terminale usufruisce di una cellula ritmico-melodica già apparsa in apertura. La breve pagina cede subito il posto alla fuga nell’ambito della quale si colgono due distinte esposizioni [tracks 29 e 30: la seconda può essere considerata come una doppia fuga], entrambe concluse con passaggi di libera improvvisazione”.

BIOGRAFIA:
Nato nel 1977, giovanissimo ha raccolto i consigli di musicisti come Karajan, Magaloff, Berio e Horszowski. Debutta a 11 anni con I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona più volte in festival internazionali quali Lucerna, Salisburgo, Belgrado, Santander, Antibes, Bologna, Brescia e Bergamo, Torino, Milano (MI.TO), Como, La Coruña, Pesaro, Spoleto, Bellinzona, Ravenna, Ravello, Bad WÖrishofen, Husum, Sagra Musicale Umbra; e presso prestigiosi centri musicali: Konzerthaus (Berlino); Salle Pleyel, Salle Gaveau e Piano 4**** (Parigi); Rudolfinum Dvorák Hall (Praga); Teatro alla Scala e Sala Verdi (Milano); Teatro Coliseo (Buenos Aires); Ateneo Romano (Bucarest); Rachmaninoff Saal, The Moscow State Philarmonic Society, Conservatorio di Mosca; Auditorium Nacional de España (ciclo grandi interpreti), Teatro Real e Teatro Monumental (Madrid); Mozarteum Brasileiro (San Paolo); Zentrum Paul Klee (Berna); Gewandhaus (Lipsia); Associazione Scarlatti (Napoli); Università La Sapienza e Accademia Filarmonica (Roma); con direttori ed orchestre di rilievo internazionale quali, tra le altre: Lucerne Festival Strings, Camerata Accademica Salzburg, RTVE Madrid, ONBA Bordeaux e MDR Sinfonie-Orchester Lipsia. Ha tenuto tournée in Giappone e Sud America. Collabora con Rocco Filippini, Domenico Nordio, il Quartetto Prazák, il Quartetto Ysaÿe e il Quartetto di Cremona. Fra la sua discografia internazionale sono da ricordare le ”Suite Inglesi” di Bach e il CD ”Berio Piano Works” (DECCA); il DVD con le ”Variazioni Goldberg” di Bach (Arthaus); il SACD con le ”6 Sonate” di Cherubini e quello con le Sonate di Galuppi (RCA RED SEAL - Sony/BMG). Queste registrazioni hanno tutte ricevuto numerosi riconoscimenti dalle maggiori e più importanti riviste internazionali specializzate e da alcuni dei quotidiani più prestigiosi a livello mondiale (www.andreabacchetti.net). Per Dynamic ha registrato lo scorso anno le Invenzioni e Sinfonie di Bach. Questo disco è stato uno dei CD di musica strumentale più premiati pubblicati da questa casa discografica. Suoi concerti sono stati trasmessi per radio, su emittenti quali, tra le altre, RadioTre, BBC Radio3 (UK), ORF (Austria), Radio France (anche alla Roque d’Anthéron), RSI e DRS2 (Svizzera), Radio della Nuova Zelanda, RNE (Spagna), MDR Lipsia, e CBC Radio 3 (Canada).

Track List:

Toccata in G Major BWV 916
- Without tempo indication 02:’25’’
- Adagio 02:’20’’
- Allegro e presto 02:’58’’

Toccata in E minor BWV 914
- Without tempo indication 00:’45’’
- Un poco allegro 01:’32’’
- Adagio 02’:40’’
- Fuga a 3 - Allegro 03’:46’’

Toccata in D minor BWV913 - Earlier version
- Without tempo indication 02’:32’’
- Without tempo indication 06’:17’’
- Adagiosissimo 02’:49’’
- Fuga 04:’32

Toccata in G minor BWV 915
- Without tempo indication 01:’25
- Allegro 02:’57’’
- Adagio 02:’04’’
- Fuga 04’:03

Toccata in D Major BWV 912 - Later version
- Without tempo indication 00:’51’’
- Without tempo indication 04:’00’’
- Adagio 01’:54’’
- Andante 02:’51’’
- Con discrezione 01:’23’’
- Without tempo indication 03’:39’’

Toccata in F sharp minor BWV 910
- Without tempo indication 01’:29’’
- Without tempo indication 01:’59
- Presto e Staccato 02’:23
- Without tempo indication 01’:13
- Without tempo indication 02’:08’’

Toccata in C minor BWV 911
- Without tempo indication 01’:07’’
- Adagio 02’:54’’
- Allegro 03:’01
- Adagio - Allegro 05’:19’

TOTAL RUNNING TIME 79’:43