RECITAL DEL PIANISTA ANDREA BACCHETTI AL "TORELLI"

Andrea Bacchetti, classe 1977, musicista oggi affermato e ormai nel pieno della maturità artistica, è considerato uno dei pianisti più interessanti della sua generazione. Ha esordito a 11 anni coi Solisti Veneti di Claudio Scimone e, facendo tesoro dei consigli di illustri maestri quali Karajan, Magaloff e Berio, peraltro tutti convinti del suo singolare talento, si esibisce con successo in tournées e festival internazionali (Svizzera, Austria, Jugoslavia, Spagna, Germania, Brasile, Argentina ecc.).
In Italia è regolarmente invitato da tutte le associazioni concertistiche, dai principali enti lirici e in varie trasmissioni televisive.
Ha suonato con importanti direttori d'orchestra e collabora con formazioni cameristiche di prestigio. Nutrita anche la sua discografia, ben recensita dalle riviste specializzate. Ha già strappato applausi nel dicembre 2013 sul palco del Palazzetto di Sondalo, ospite degli "Amici della Musica" per un concerto dedicato a Beethoven.

Lunedì 12 gennaio 2015, ore 20.45, il M° Bacchetti tornerà in Valtellina per esibirsi all'Auditorium Torelli di Sondrio dove, grazie a un ricco e articolato programma che dimostrerà tutta la sua versatilità e il suo virtuosismo pianistico, renderà onore a una rassegna di grandi e significativi compositori europei che furono attivissimi protagonisti nel lungo periodo dal Settecento ai tempi nostri.

Aprirà la serata Johann Sebastian Bach con la Toccata in mi minore e il Concerto nello stile italiano in fa maggiore, partiture che fanno emergere la ricchezza di contrasti di cui fu capace il musicista tedesco, che il pianoforte lo conobbe solo in tarda età. A seguire altri due mostri sacri: Wolfgang Amadeus Mozart (Fantasia in re maggiore e Rondò in re maggiore) e Ludwig van Beethoven (Sonata n. 20), dove Bacchetti darà prova di come si possa agevolmente affrontare la freschezza inventiva e il rigore compositivo che distingue i due celeberrimi autori. Con Claude Debussy si cambia epoca e stile. Del compositore francese ascolteremo, dai "Préludes", Les sons set les parfums tournent dans l'air du soir oltre a Prélude à l'apres-midi d'un faune (trascrizione per piano), brani che esaltano le sue atmosfere preferite: quelle sospese fra l'onirico, l'etereo e l'erotico. Torneremo al clima più marcatamente romantico con Franz Liszt e i suoi An den Sonnenschein und Rothes Roslein (ricavato da due Lieder di Schumann trascritti per pianoforte) e Consolazione n. 3: evidente nel sensibile musicista ungherese l'obiettivo di superare i vincoli delle forme tradizionali per liberarsi dalle convenzioni artistico-culturali dell'epoca. Si passerà quindi al meno conosciuto Louis-Joseph Diémer, autore di rarissimo ascolto, che col Notturno, op. 15, fornisce una sua lettura personale del tema della cantabilità dello strumento pianoforte mettendone in evidenza il potenziale poetico. Il londinese Sir Arnold Bax, con l'orecchiabile valzer Mediterranean, fornirà un saggio della sua ispirazione riportandoci al clima musicale dell'Europa inquieta, eterogenea e spumeggiante degli anni Venti. In finale di concerto avremo un confronto fra il moderno Gianfrancesco Malipiero con la trasparente, asciutta e sobria Siesta (piccola Suite) e il classico Gioachino Rossini con la sperimentale, ironica e istrionica Tarantella purosangue "con attraversamento della processione" (dai "Peccati di vecchiaia").