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Il giovane pianista italiano Andrea Bacchetti è stato una straordinaria sorpresa per i melomani bucarestini

L'Istituto Italiano di Cultura ed il Museo Nazionale "George Enescu" hanno presentato mercoledì sera nell'Auditorium del Palazzo Cantacuzino un nome che ha fatto e che farà sicuramente sensazione nella vita concertistica internazionale - il pianista Andrea Bacchetti (in interprete di eccellenza musicale e virtuosistica, confermata da 11 concorsi nazionali italiani ed europei in cui ha ottenuto invariabilmente i massimi premi).
Appena ventunenne, di statura minuta come un ragazzo di liceo, Andrea Bacchetti ha una splendida evoluzione sulla tastiera, di una naturalezza ed eleganza proprie dei grandi pianisti. Considerato dalla stampa italiana "un pianista prodigio", "pianista di alto livello", "un pianista dalle interpretazioni brillanti"; dopo essersi esibito alle "Settimane musicali di Lucerna" (Svizzera) o in diretta alla Radio di Madrid, è stato caratterizzato come "bravissimo", preciso e disinvolto. Nell'Auditorium del Palazzo Cantacuzino, Bacchetti ha suonato "Encores" di Luciano Berio, la monumentale "Sonata n.30 op.109" di Beethoven, " intermezzi, op.4" e le "Variazioni ABEGG, op.1" di Robert Schumann nonchè alcuni bis per il pubblico che l'ha ammirato ed applaudito molto calorosamente. La Società Romena di Radiodiffusione ha registrato il concerto.
L'impressione che Bacchetti ha lasciato è stata quella di un'esibizione pianistica d'eccezione, folgorante, con momenti di virtuosismo a quote inimmaginabili o di profondità dell'espressione.
(Mircea Stefanescu)
The young italian pianist Andrea Bacchetti was an extraordinary suprise for Bucharest melomans

... Bacchetti shows a splendid evolution on the keyboard, natural and delicate like only the great players achieve ...
In the prestigious Hall of Cantacuzino Palace, Bacchetti played Luciano Berio's "Encores", the monumental Beethoven's "Sonata nr. 30 op. 109", the "Six Interludes op. 4" and the "Variations on the name ABEGG op. 1" by Robert Schumann, together with some encores for the audience which warmthly admired and applauded him. The Concert has been recorded by the Rumenian Radiobroadcasting Company.
The impression he left is that of an exceptional exhibition, really flashing, with unbelievable high virtuosness moments together with breathtaking expression profoundness.
(Mircea Stefanescu)