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Bacchetti
Uno show da Bach a Goldberg


CLASSICA. Trascinante il pianista a Thiene Esaurito il programma, infila bis. Un "angelo" che cattura i giovani

17/05/2012



Andrea Bacchetti, 34 anni, qui in concerto a Thiene.
FOTO STELLA
Eva Purelli, THIENE
«Visto che il concerto è stato breve vi suono delle Goldberg in miniatura». Sul palco dell'Auditorium "Fonato" di Thiene Andrea Bacchetti dopo il suo recital-Bach ha ancora voglia di suonare e in effetti i suoi bis formulano un altro mini-concerto.
E iniziamo allora proprio dai cosiddetti fuoriprogramma. Bacchetti un pezzo dopo l'altro sta completando lo studio e la riproposta "live" e in registrazione dell'opera bachiana secondo tastiera. (non organistica, perciò). Ecco quindi fluire con una magnificenza di tocco l'Aria Variata BWV 989 "alla maniera italiana", naturalmente di Johann Sebastian. In un'ottica clavicembalistica ecco affrontare anche una originale Sonata di Soler, allievo di Scarlatti e quindi un'altra, ma del napoletano. Unico cameo romantico, dopo tanto "suonar barocco" la celeberrima "Consolation" in re bemolle maggiore di Liszt e, digressione molto rilassata con "Moon River" di Mercer-Mancini, che nel 1962 vinse l'Oscar per la migliore canzone per "Colazione da Tiffany".
Un omaggio a Riccardo Brazzale, che a fine concerto sale sul palco con il pianista di enorme talento per fare "quatro ciacoe". Perché il pianista bravissimo con l'aria da primo della classe è anche comunicativo. Elemento fondamentale per avvicinare i giovani (e ce ne sono in sala) all'arte del pianoforte.
Protagonista del recital inserito nella rassegna "Metti una sera... in Musica 2012" Bacchetti raffronta i diversi "modi sonandi" delle mitiche Variazioni Goldberg, mettendo a confronto ad esempio Schiff e Gould. «Loro sono grandissimi, sono degli assoluti Dei - dice - io mi permetto di suonare in pubblico ispirandomi...» E tu, gli fa eco Brazzale, "sei un angelo"! «Sì, ma qui affrontai le Goldberg nel 2004 e feci un disastro...» Sembra che si schernisca, ma il piccolo pianista è un concentrato non solo di bravura, ma anche di vera umiltà e visto così è di una tenerezza immensa.
Organico, si è detto, perché compone il programma approdando alle Goldberg ma correlando ciò che suona prima con le tonalità d'impianto maggiori e relative minori: Toccata in mi minore (dal corpus delle Sei per clavicembalo) BWV 914, Corali BWV 691, in la minore, e BWV 846-I in do (che riprende per aprire il primo Clavicembalo) e Minuetto (dal libro di Anna Magdalena) in sol maggiore come la tonalità delle Variazioni Goldberg che Bacchetti dichiara di suonare ogni giorno e che a Thiene suona in 70 minuti, senza ritornelli, in un caleidoscopio di funambolici virtuosismi brillanti e con umorismo, equilibrio, perfezione assoluta.
L'accoglienza del pubblico è strepitosa e Brazzale gli strappa la promessa di ritornare l'anno prossimo per suonare la Fantasia cromatica e Fuga e insegnare ai giovani il Clavicembalo ben temperato.