Andrea Bacchetti, il pianista che passa senza problemi da Bach e Mozart a Chiambretti

gen 30th, 2012 | Category: Spettacolo


Sabato 28 gennaio, nell'Aula Magna della Sapienza, si è tenuto, con grande successo, il concerto del pianista Andrea Bacchetti e l'Orchestra Camerata Ducale con Guido Rimonda primo violino e direttore in scena con musiche di Johann Sebastian Bach, Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Luigi Boccherini. Il concerto è stato presentato dalla IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti.

A trentaquattro anni, tra i migliori pianisti della nuova generazione, apprezzato soprattutto come interprete di Bach, Andrea Bacchetti è già ben noto al pubblico romano, avendo suonato più volte alla IUC. Ma è la prima volta che torna da quando è diventato un volto noto della televisione, perché lo scorso anno è stato ospite fisso in un talk show di successo come Chiambretti Night, dove non solo suonava il pianoforte ma si è dimostrato persona spiritosa, capace rispondere a tono alle graffianti provocazioni del conduttore. Apparentemente svagato e indifeso - ma non è affatto vero, come lasciano intendere lo sguardo perennemente spiritato dietro gli occhialetti da intellettuale - Bacchetti si sente a suo agio sia quando dialoga con lo spirito aulico della musica di Bach e Mozart sia quando si trova immerso nel pandemonio televisivo di Chiambretti.

All'Aula Magna Andrea Bacchetti ha eseguito, alla perfezione, il "Concerto in sol minore per pianoforte e orchestra BWV 1058" di Johann Sebastian Bach, che trascrisse per lo strumento a tastiera un suo precedente concerto per violino, probabilmente destinandolo a uno dei suoi figli, che avevano ormai raggiunto l'età per suonare in pubblico e dimostrare le loro doti di musicisti. Particolarmente suggestivo è l'Adagio, per la melodie cantabile ma solenne del solista. È stata un'emozione unica ascoltare l'interpretazione del pianista genovese, che si sta sempre più affermando nella élite dei grandi interpreti di Bach di questi anni, come conferma il successo internazionale dei suoi cd dedicati al Kantor di Lipsia; ma la sua discografia per Decca, RCA/Sony e Dynamic è molto vasta e include anche altri autori, dal settecentesco Baldassarre Galuppi al contemporaneo Luciano Berio. Il "Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra K 453" di Wolfgang Amadeus Mozart, anche quest'ultimo eseguito da Bacchetti, è uno dei suoi preferiti, l'ha suonato la prima volta molti anni fa, quando si presentava in pubblico come bambino prodigio. L'Allegro iniziale non ha il solito carattere brillante ma è austero, con una punta di malinconia. L'Andante ha un che di inafferrabile e misterioso, in cui si avverte l'inizio del periodo dello "Sturm und Drang". L'Allegretto finale si basa su un vivace tema che si dice ispirato a Mozart dal suo cardellino.

Hanno completato il programma la "Sinfonia n. 70 in re maggiore" di Joseph Haydn, ricca di humour e di idee originali e imprevedibili, un capolavoro del "padre" della sinfonia, e le "Sinfonie in re maggiore G 490" e in "re minore op. 12 n 4 G 506" di Luigi Boccherini, l'unico italiano che potesse competere alla fine del Settecento con Mozart e Haydn in campo sinfonico, queste eseguita dalla Camerata Ducale, diretta dal suo primo violino Guido Rimonda. Questo gruppo piemontese, che nel 2012 compie vent'anni d'attività, ha preso il nome dall'orchestra ducale che nel Settecento aveva sede a Torino sotto i Savoia ed era composta da alcuni dei più importanti musicisti italiani dell'epoca. La Camerata Ducale si dedica con particolare successo alla diffusione della musica italiana del Settecento, che ha eseguito in numerose tournée in Europa, Usa, America latina e Asia. Ha collaborato anche con noti personaggi del mondo dello spettacolo, quali Angelo Branduardi, Bruno Gambarotta, Luciana Littizzetto, gli Avion Travel e il duo Igudesman & Joo.

Tommaso Ciccone