CD REVIEWS - Column Piano e Forte  by Luca Chierici

 

A 23 anni, Andrea Bacchetti è già un pianista affermato e anche se non ci risulta essere vincitore di nessun concorso pianistico importante, si impone semplicemente con la bellezza e la perentorietà delle proprie esecuzioni. Anche per chi non lo ha mai ascoltato dal vivo è sufficiente analizzare con il giusto peso questo cd, tratto addirittura da una decina di recital pubblici, per scoprire in Bacchetti qualità di grande interprete, di sensibilissimo distillatore di splendide sonorità, di attento debitore alla tradizione di famosi mostri sacri appartenenti all’epoca d’oro del pianoforte. Bacchetti deve essere un personaggio dalle mille curiosità intellettuali e non caso ha deciso di aprire questo suo nuovo cd con un bella esecuzione di una pagina pochissimo nota di Schumann, quell’Allegro op. 8 di recente riproposto al pubblico anche dal grande Pollini. ll disco ci accompagna poi attraverso le rarefatte atmosfere della 

Berceuse di Chopin, e ancora a Chopin dedica numerose pagine che culminano - con impegno strutturale - nel terzo Scherzo op. 39. Se c’è qualcosa che si può ancora rimproverare a Bacchetti è una certa passionalità non sorretta da altrettanto dominio della forma: la cosa è evidente soprattutto nell’Allegro di Schumann, ma anche in certe pagine come l’Improvviso op. 51 di Chopin, dove il pianista si perde un po’ per strada inseguendo più la propria ispirazione che la consequenzialità del testo chopiniano.