non soltanto di quell' "Allegro cantabile" per cui divenne celebre in tutta Europa, nonché di una vena patetica

 
     

e di una gestualità profondamente ispirate dall'opera, ma anche di un pensiero strumentale ricco e sfaccettato, dove invenzione, effusione sentimentale e ironia si dispiegano con grande efficacia comunicativa grazie alla solidità dell'eloquio retorico e della cornice formale. Da parte di Bacchetti, l'esecuzione sul pianoforte comporta una lettura interpretativa raffinatissima. La lettura, che fa tesoro della prassi esecutiva storica, calibra tocco, timbro, fraseggio e dinamiche intorno a un ideale di leggerezza settecentesca ma d'altro canto non rinuncia a sfruttare, con padronanza e pertinenza magistrali pari alla superba fantasia delle intenzioni, tutte le risorse espressive offerte dallo strumento moderno. Un esempio memorabile di come oggi si può suonare Galuppi al pianoforte.
 

CESARE FERTONANI

 
   

Come autore di musica strumentale, Galuppi ha goduto di alterne fortune critiche ed esecutive.

Non ci dovrebbero però essere dubbi sul fatto che almeno la sua cospicua produzione per tastiera meriterebbe quell'attenzione che non ha sinora ricevuto.Questo cd di Andrea Bacchetti nasce da un interesse per così dire a tutto tondo, che si spinge sino al reperimento delle fonti originali manoscritte e all'apposita edizione (realizzata con Marco Marcarini) delle otto sonate del "Buranello" scelte per l'incisione. Predisposta con grande cura, la raccolta pone in luce il respiro internazionale di Galuppi: maestro