Bacchetti e Mozart


Il genio salisbughese è il compositore affrontato dal pianista ligure nel suo recente concerto milanese

di Claudia Abbiati

È una Sala Verdi particolarmente affollata ad accogliere il più recente concerto del pianista genovese Andrea Bacchetti per Serate Musicali in una piovosa serata di novembre. Per l'occasione l'amato Bach, protagonista di incisioni ed esibizioni live di altissimo livello da parte del nostro, viene archiviato (o quasi: tornerà infatti, con entusiasmo del musicista e soddisfazione del suo pubblico, in uno dei due bis concessi in chiusura): il protagonista questa volta è Mozart con una sua Sonata, la n° 13 in si bemolle maggiore K. 333 detta anche "Parigina n° 5", e con due Concerti per pianoforte (il n° 14 e il n° 22) in una veste sorprendente e intimistica donata dalle trascrizioni per pianoforte e quintetto d'archi di Ignaz Lachner.

Sul talento di Bacchetti ormai c'è poco da aggiungere: da tempo eccellente in studio di registrazione, e lo dimostra l'altissimo livello della sua ultima uscita per Sony Classical, dedicata ai Concerti bachiani con orchestra, è diventato anche dal vivo un nome importante del panorama musicale pianistico italiano e internazionale, in grado di coinvolgere un pubblico che lo segue con costanza nelle sue tappe meneghine e gli si è affezionato. Questo grazie alla scelta di repertori che si adattano perfettamente al suo modo di concepire la musica ("matematico e metafisico", come riportato dalle note del programma di sala, ma mai troppo cerebrale, e impegnato strenuamente per ottenere un'alta qualità del suono) e a collaborazioni che l'hanno reso noto anche al di fuori dell'ambito strettamente classico, tra cui un recente tour con Antonella Ruggiero. La collaborazione con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai si rivela felice anche con un organico cameristico: il Quintetto per archi dell'OSR supporta il solista con classe e ottimo equilibrio sonoro.